comunicazione multilingue: l’importanza di internazionalizzare la documentazione tecnica
Nell’affrontare l’internazionalizzazione della documentazione, indispensabile per esportare in qualunque parte del mondo, le Aziende devono progettare documenti in più lingue.
Le direttive europee (come ad esempio, la Direttiva Macchine 2006/42/CE) e gli standard internazionali (ISO) impongono requisiti sempre più formali. Ai produttori si chiede di dotare ogni macchina di istruzioni per l’uso, documenti di informazione e avvertenze che esigono per la loro redazione competenze e figure professionali esperte.
Chiediamo al responsabile dell’Ufficio Informatico della CITI Traduzioni, Edgardo Schiatti, come viene affrontato l’aspetto tecnico della traduzione multilingue.
Quali sono gli strumenti impiegati in CITI per tradurre i manuali nelle più svariate lingue?
“I traduttori lavorano tutti su computer mantenuti aggiornati con gli ultimi Sistemi Operativi e dispongono oggi di CAT Tools, cioè programmi di Traduzione Assistita, veri DataBase terminologici, da non confondere con i traduttori automatici (ad esempio, Google traduttore, ecc.) che potremmo definire “gadget”.
Ma oltre agli applicativi specifici, la traduzione multilingue richiede programmi speciali?
“Certamente”, risponde il Sig. Schiatti, uno dei primi sviluppatori XML in Italia. “La CITI, che vanta un’esperienza di oltre 30 anni, ha una profonda conoscenza dei programmi di impaginazione. Per soddisfare le richieste dei clienti, nel corso degli anni la CITI si è dotata di PC e MAC e dei programmi più diffusi per tradurre in moltissimi formati (XML, HTML, DOC, INDD, INX, PMD, QXD, QXP, FM, MIF, ecc.) e in tutte le lingue.
La combinazione ‘CAT Tools + Programma di Impaginazione’ permette ai traduttori di lavorare in un file gergalmente definito “Taggato”.
Il testo a video appare codificato e, mentre la struttura dell’impaginazione non può essere in nessun caso modificata dal traduttore, il testo viene reso fruibile per la traduzione. Questo permette ai traduttori, siano essi russi, polacchi, cinesi o arabi, di utilizzare il loro specifico DataBase e riconsegnare alla CITI gli elaborati che verranno reimportati nel documento originale del cliente”.
Quali sono i vantaggi per le aziende alle quali proponete la comunicazione multilingue?
A questa domanda il Sig. Schiatti risponde più da ufficio commerciale che da esperto IT.
“La documentazione multilingue tradotta con gli strumenti di Traduzione Assistita permette di ottimizzare il riutilizzo dei materiali esistenti. Così la CITI può proporre tariffe a scalare, basate sulla percentuale di recupero delle traduzioni già fatte e memorizzate dai traduttori nei loro DataBase, chiamati “Memorie di traduzione”!
I vantaggi appaiono evidenti: costi minori, redditività maggiore, correttezza dei contenuti, semplificazione nel produrre la documentazione tecnica e infine qualità superiore”.
Il Sig. Schiatti ci ricorda anche che CITI è certificata dal 1999 (oggi UNI EN 9001:2008) e che quest’anno ha esteso la certificazione alla Norma Europea EN 15038.
“Quest’ultimo standard europeo stabilisce i requisiti di base, le procedure e le relazioni con il cliente per la fornitura del servizio di traduzione e del servizio a valore aggiunto, quale il DTP Desktop Publishing di cui abbiamo appena parlato”.